Riabilitazione protesi anca: i benefici della fisioterapia a domicilio

La protesi dell’anca è una buona soluzione per chi soffre di gravi patologie articolari, come l’artrosi avanzata, che impediscono il movimento e procurano dolore persistente. Ma l’intervento è solo l’inizio di un percorso: la riabilitazione post-operatoria è fondamentale per raggiungere un completo recupero funzionale.

In questo contesto, il trattamento fisioterapico a domicilio rappresenta una scelta vantaggiosa, in quanto permette al paziente di seguire un piano personalizzato all’interno della propria abitazione. Questa metodologia riduce il rischio di complicanze, consente un recupero più sereno e si adatta alle esigenze individuali.

L’adozione di un programma di fisioterapia riduce la possibilità di insorgenza di effetti secondari dell’intervento e accelera i tempi di recupero. 

Inoltre, la fisioterapia può essere utile anche prima dell’intervento, per preparare il paziente e migliorare la risposta del corpo alla chirurgia.

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Perché la riabilitazione è fondamentale dopo l’intervento?

La riabilitazione dopo una protesi d’anca è essenziale per garantire un recupero funzionale ottimale, riducendo il dolore e prevenendo complicazioni post-operatorie. Seguire un programma riabilitativo strutturato permette di:

  • migliorare la mobilità articolare;
  • rafforzare la muscolatura;
  • ripristinare la capacità di camminare in sicurezza.

Fin dal primo giorno dopo l’intervento, il paziente viene incoraggiato a muoversi, inizialmente con l’ausilio di stampelle, per evitare rigidità e favorire la circolazione sanguigna.

Il percorso riabilitativo include esercizi mirati che si sviluppano progressivamente: dalle prime mobilizzazioni passive ai movimenti attivi, fino al rinforzo muscolare e alla rieducazione alla deambulazione. 

Nelle prime settimane, l’uso di ausili come le stampelle è necessario, ma con il miglioramento delle condizioni fisiche il paziente può gradualmente recuperare la completa autonomia nei movimenti quotidiani.

Senza una riabilitazione adeguata, si rischiano complicazioni come trombosi, contratture muscolari e instabilità dell’impianto protesico. Un fisioterapista specializzato guida il paziente in questo percorso, monitorando i progressi e adattando gli esercizi in base alle necessità individuali, con l’obiettivo di rendere il recupero efficace e duraturo.

Riabilitazione protesi anca a casa: i benefici della fisioterapia a domicilio

La fisioterapia a domicilio offre numerosi vantaggi rispetto alla riabilitazione in una struttura sanitaria. Il primo aspetto positivo riguarda il comfort: il paziente può svolgere gli esercizi in un ambiente familiare, riducendo lo stress e facilitando l’adesione al programma riabilitativo. Inoltre, evitare spostamenti è particolarmente utile nelle prime settimane post-operatorie, quando muoversi può risultare difficile e doloroso.

Un altro vantaggio significativo è la personalizzazione del trattamento. Il fisioterapista, lavorando direttamente con il paziente a casa, può adattare gli esercizi alle condizioni specifiche della persona, correggendo eventuali errori e monitorando attentamente i progressi. Questo approccio su misura aumenta l’efficacia della riabilitazione e riduce il rischio di complicazioni.

Infine, la fisioterapia domiciliare limita il contatto con altri pazienti, riducendo il rischio di infezioni nosocomiali, un aspetto da non sottovalutare, soprattutto per chi ha un sistema immunitario compromesso o patologie croniche. La possibilità di ricevere cure personalizzate senza dover condividere gli spazi con altre persone, rappresenta un valore aggiunto per molti pazienti.

fisioterapia protesi anca a domicilio

Il protocollo riabilitativo dopo la protesi d’anca

La riabilitazione post-operatoria si divide generalmente in tre fasi principali, ognuna con obiettivi specifici. 

Nella prima fase, che coincide con i primi giorni dopo l’intervento, il focus è sul controllo del dolore e sulla prevenzione delle complicanze. Durante questo periodo, il paziente viene guidato nei primi movimenti per evitare rigidità muscolare e migliorare la circolazione sanguigna. In questa fase, è essenziale eseguire esercizi di respirazione e lievi movimenti passivi.

La seconda fase, che inizia dopo le prime due settimane, è dedicata al recupero della mobilità e della forza muscolare. Si introducono esercizi di carico progressivo e si lavora sulla deambulazione assistita. Il fisioterapista aiuta il paziente a migliorare la coordinazione e a rafforzare i muscoli coinvolti nel movimento dell’anca, in modo da evitare squilibri posturali.

Nella terza fase, il focus è sul ritorno alle attività quotidiane. Gli esercizi diventano più dinamici e mirati alla stabilizzazione dell’articolazione. In questa fase, il paziente lavora sul miglioramento della resistenza e sull’equilibrio, in modo da ridurre il rischio di cadute e facilitare il recupero completo delle capacità motorie.

Gli esercizi più indicati nella fase post-operatoria dopo la protesi all’anca includono:

  • mobilizzazione dell’anca: movimenti dolci per mantenere la flessibilità articolare senza sollecitare eccessivamente l’impianto.
  • rinforzo muscolare: esercizi mirati a rafforzare i muscoli della gamba operata, come sollevamenti delle gambe e contrazioni isometriche.
  • rieducazione al cammino: camminare con l’ausilio di stampelle o bastoni per migliorare gradualmente la stabilità.

Quando iniziare la fisioterapia a domicilio

La fisioterapia a domicilio può iniziare già nei primi giorni dopo la dimissione, seguendo le indicazioni del chirurgo ortopedico e del fisioterapista.

La durata del percorso riabilitativo varia in base all’età del paziente, alle condizioni generali di salute e al livello di recupero desiderato. In media, un percorso riabilitativo completo dura tra i 2 e i 6 mesi, con una frequenza delle sedute che può variare da due a quattro volte alla settimana.

Per ottenere il massimo beneficio dalla riabilitazione, è fondamentale affidarsi a un professionista qualificato. Un buon fisioterapista deve avere esperienza nel trattamento post-operatorio di pazienti con protesi d’anca e deve essere in grado di personalizzare il piano riabilitativo. 

Domande frequenti sulla fisioterapia a domicilio per la protesi d’anca

Sì, se eseguita con costanza e con il supporto di un fisioterapista specializzato, garantisce ottimi risultati.

No, non ci sono incrementi di prezzo rispetto alle sedute in struttura.

Alcuni esercizi possono essere svolti autonomamente, ma è sempre consigliato il supporto di un fisioterapista per evitare errori che potrebbero compromettere il recupero.

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Efrem Lirusso

Efrem Lirusso

Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.