Anziano non autosufficiente: cosa fare?

Qual è il miglior modo per approcciarsi con un anziano non autosufficiente?

È naturale che, con il passare degli anni, le persone anziane diventino via via sempre meno autonome. 

Compiere i naturali movimenti di routine, come camminare o fare la spesa, può diventare sempre più complicato e/o stancante. 

Ecco che l’anziano avrà bisogno di un’assistenza sempre più presente e soprattutto continuativa nel tempo, data la crescente difficoltà di badare alla propria salute autonomamente.

Nelle prossime righe parleremo degli anziani non autosufficienti, analizzando i loro bisogni e cercando di capire come garantire la migliore assistenza possibile

Anziani non autosufficienti: cosa significa?

Quando si parla di anziani non autosufficienti, la definizione è la seguente.

Le persone non autosufficienti sono tutti coloro che non possiedono le capacità fisiche o mentali necessarie per vivere e prendersi cura di sé in modo autonomo, dentro e al di fuori della propria abitazione. 

In particolare, l’invalidità, nelle sue diverse forme, declinazioni e gravità, rende difficile lo svolgimento di normali azioni quotidiane come:

  • muoversi e camminare;
  • occuparsi della propria igiene personale;
  • vestirsi;
  • fare la spesa o le faccende domestiche;
  • capacità di controllo della continenza.  

La non autosufficienza viene valutata attraverso una serie di accertamenti diagnostici effettuati da una commissione medica dell’ASL competente. 

Inoltre, secondo quanto indicato all’interno della legge 104/92, è necessario presentare una domanda all’INPS per via telematica.

Quali sono i sintomi di un anziano non autosufficiente?

Saper riconoscere precocemente i sintomi di un anziano non autosufficiente è di fondamentale importanza, sia per la salute del nostro caro, sia per evitare turbamenti familiari.

Questo significa anche saper riconoscere quando è il momento giusto per ricorrere a un aiuto esterno: l’assistenza di un professionista offre ai nostri cari la possibilità di rimanere nel loro ambiente familiare e ricevere le cure necessarie per vivere serenamente.

Ecco quali sono i sintomi che potrebbero indicare la perdita di autosufficienza di una persona anziana.

Difficoltà nell’esecuzione delle attività quotidiane

Una persona anziana che sta perdendo la propria autosufficienza avrà sempre maggiori difficoltà nello svolgere le azioni quotidiane

Alzarsi dal letto, vestirsi, mangiare e prendersi cura della propria igiene personale diventerà mano a mano più complicato, fino a mettere l’anziano in seria difficoltà.

Ciò è causato dal decadimento fisico tipico della vecchiaia, ma possono influire anche cambiamenti repentini del peso corporeo, dovuti a inappetenza senile o problemi di varia natura che spingono la persona anziana a mangiare più del dovuto.

Cattivo umore e irritabilità

Un anziano non autosufficiente potrebbe sentirsi frustrato ed essere facilmente irritabile.

Anche il dolore dovuto a una malattia cronica o al decadimento fisico potrebbe essere causa di fastidio e irritabilità. 

Questi sono importanti campanelli d’allarme, in quanto potenziale preambolo per lo sviluppo di patologie o sintomi più gravi, come depressione, ansia e apatia.

Se noti che il tuo caro è spesso di cattivo umore e gli capita di avere sfoghi d’ira, la cosa migliore da fare è affrontare il problema fin da subito, parlandone assieme e cercando una soluzione che tenga conto delle sue richieste.

Confusione mentale, problemi di memoria e di orientamento

L’avanzamento dell’età o alcune patologie potrebbero causare difficoltà nella memoria a breve termine, nell’orientamento e nella comprensione delle istruzioni.

Allora azioni come gestire le proprie finanze, fare la spesa o prendersi cura della propria igiene personale metteranno a dura prova la persona anziana.

Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • difficoltà a ricordare nomi, date o eventi recenti;
  • disorientamento nello spazio e nel tempo;
  • difficoltà nel prendersi cura della propria igiene personale;
  • incapacità di seguire conversazioni o di comprendere le istruzioni;
  • difficoltà a riconoscere persone o luoghi familiari;
  • incapacità di effettuare attività semplici, come cucinare o vestirsi;
  • difficoltà nel prendere decisioni, anche semplici.

Se noti accumuli di sporcizia, mancanza di igiene personale e, a volte, il tuo caro ti sembra disorientato, affronta fin da subito il problema: innanzitutto recatevi dal vostro medico, per scongiurare la presenza di eventuali patologie; in seguito, valutate di affidarvi all’assistenza di un professionista.

Depressione

Tutti i sintomi sopra elencati, concorrendo alla perdita dell’autonomia e alla graduale estraneazione della persona anziana dalla vita sociale, possono essere causa di depressione.

I sintomi di questa sono:

  • tristezza e disperazione costanti;
  • perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane;
  • inappetenza o cambiamenti significativi nel peso;
  • insonnia o eccessiva sonnolenza;
  • agitazione o rallentamento psicomotorio;
  • fatica e mancanza di energia;
  • difficoltà di concentrazione o di memoria;
  • sentimenti di inutilità o colpa;
  • pensieri di morte o suicidio.

Ma attenzione, questi sintomi possono essere associati anche ad altre condizioni fisiche o patologiche, per questo è essenziale un’accurata valutazione per identificare la causa e stabilire la terapia più adatta.

È molto importante che l’anziano non autosufficiente che soffre di depressione si affidi all’assistenza di professionisti specializzati, così da poter guarire e riportare serenità nella propria vita.

Una donna tiene le mani di un anziano non autosufficiente.

Come ci si può comportare con un anziano non autosufficiente?

Empatia, aiuto e supporto costante non devono mai mancare nel momento in cui ci si relaziona con un anziano non autosufficiente. 

È essenziale far sentire l’anziano completamente a suo agio, cercando di fargli/farle percepire le sue difficoltà il meno possibile.

Solo così sarà in grado di vivere il declino fisico e il peggioramento delle sue capacità fisiche nel modo più sereno possibile. 

Oltre alla sfera emotiva, però, si deve tenere in considerazione anche tutti i bisogni e le necessità pratiche derivanti dalla mancata autosufficienza, come:

  • preparare i pasti;
  • occuparsi della sua igiene e cura personale;
  • verificare la corretta assunzione di eventuali medicinali prescritti.

I compiti da svolgere sono quindi molti e, come spesso ci dite, in famiglia molto spesso non si trova il tempo necessario.

Ecco che, in questo contesto, la soluzione più adatta diventa quella di rivolgersi a strutture private in grado di assicurare un’assistenza professionale

anziano non autosufficiente
Anziano non autosufficiente

Assistenza agli anziani non autosufficienti: i benefici 

Garantire la giusta assistenza a un anziano non autosufficiente è, semplicemente, essenziale.

Tieni bene a mente che si tratta di persone che hanno difficoltà anche, e soprattutto, nello svolgimento delle normale azioni di routine.

In questo contesto, rivolgersi a una struttura professionale significa:

  • avere la certezza di affidare il paziente non autosufficiente a un’équipe in grado di assicurare la massima professionalità in termini di assistenza;
  • non avere il timore di eventuali  infortuni dovuti alla difficoltà di deambulazione;
  • avere la sicurezza di riuscire a far vivere le persone non autosufficienti in modo sereno e soprattutto, in salute. 

Politiche per la non autosufficienza: le novità

Ecco tutte le ultime novità riguardanti l’invalidità e la disabilità attraverso la legge di bilancio 2022:

  • il “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza”  è stato rinominato “Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità”, con un incremento di 50 milioni di euro dal 2023 al 2026;
  • Il “Fondo per la non autosufficienza”, istituito nel 2006 e conosciuto anche come FNA, è stato incrementato di 100 milioni di euro per il 2022, di 200 milioni di euro per il 2023, di 250 milioni di euro per il 2024 e 300 milioni di euro dal 2025. 

Il Decreto sostegni ha inoltre istituito il “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, con un incremento di 50 milioni di euro per il 2022 e i 2023 per finanziare progetti relativi alla realizzazione di infrastrutture, all’inclusione lavorativa e al turismo accessibile. 

Conclusione

Riconoscere tempestivamente i sintomi di un anziano non autosufficiente è fondamentale, sia per la salute dei nostri cari, sia per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli.

Se una persona a te vicina sta perdendo la propria autonomia, valuta di affidarti a un servizio di assistenza professionale domiciliare: l’assistenza di un professionista consente ai nostri cari di rimanere nell’ambiente familiare e di ricevere le cure necessarie per vivere con serenità.

Per noi di Contatto Care l’assistenza alle persone è, prima di tutto, empatia, supporto e comprensione. 

Sappiamo che, molto spesso, per le famiglie non è semplice trovare il tempo necessario a garantire la giusta assistenza: rivolgiti a noi di Contatto Care

Efrem Lirusso

Efrem Lirusso

Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.