La spalla instabile è un disturbo frequente negli anziani, spesso sottovalutato. Può limitare la libertà nei movimenti più semplici e causare dolore persistente. In questa pagina troverai informazioni chiare per capire come nasce il problema, riconoscere i segnali da non ignorare e scoprire i benefici della riabilitazione, anche comodamente a casa.
Indice dei Contenuti
Cos’è l’instabilità della spalla (o spalla lassa)
L’instabilità della spalla si verifica quando l’articolazione perde la sua naturale stabilità.
I movimenti diventano insicuri, dolorosi o difficili. Succede perché la testa dell’omero non resta centrata nella cavità glenoidea della scapola.
Il problema può insorgere dopo un trauma oppure svilupparsi nel tempo.
Nell’anziano, i legamenti si indeboliscono e i muscoli perdono tono. La spalla diventa più vulnerabile a microtraumi e sublussazioni.
A differenza di una lussazione, che è uno spostamento completo dell’articolazione, l’instabilità si presenta in modo più sottile.
Si può avvertire un senso di cedimento, soprattutto in certe posizioni. Spesso il dolore compare senza un motivo chiaro.
Negli anziani, questo disturbo può compromettere la vita quotidiana, rendendo difficili gesti semplici come vestirsi o sollevare un oggetto.
Intervenire presto con la fisioterapia può migliorare la situazione e rallentare l’aggravamento.

Spalla instabile: sintomi da non ignorare
I sintomi possono essere diversi e spesso si sviluppano lentamente.
Il dolore è il primo segnale. Può comparire alzando il braccio, portando pesi o dormendo su un lato.
Molti riferiscono un senso di debolezza o una strana instabilità. Si ha la sensazione che la spalla possa “scappare” o cedere, anche durante movimenti quotidiani come vestirsi o afferrare oggetti.
In alcuni casi si verificano sublussazioni, cioè spostamenti parziali dell’articolazione. Questi episodi causano dolore acuto e perdita di funzionalità momentanea.
Nelle persone anziane, già fragili per altre patologie, la situazione può aggravarsi. Riconoscere subito questi segnali permette di agire in tempo. Una valutazione fisioterapica è il primo passo per impostare un piano di recupero personalizzato.
Le cause dell’instabilità della spalla
Negli anziani, la causa non è quasi mai un trauma diretto. Spesso deriva da una progressiva debolezza dei legamenti e da una perdita della massa muscolare.
Con l’età, i tessuti diventano meno elastici. La cuffia dei rotatori, che stabilizza la spalla, può perdere efficacia. Anche l’artrosi è una causa comune: deforma l’articolazione e ne riduce la stabilità.
In altri casi, l’instabilità nasce da microtraumi ripetuti nel tempo. Alcuni lavori manuali o gesti ripetitivi possono danneggiare le strutture profonde. Altre volte esiste una predisposizione genetica alla lassità dei tessuti.
Capire da dove nasce il problema è fondamentale per impostare la terapia giusta. Ogni paziente ha una storia diversa e merita un approccio specifico.
Diagnosi: il primo passo per curare
Per capire se c’è instabilità, serve una valutazione clinica approfondita. Il fisioterapista o il medico specialista raccoglie le informazioni e svolge test specifici.
Tra i più usati ci sono il test di apprehension e il “sulcus sign”. Servono a capire se la spalla tende a spostarsi in modo anomalo.
Quando necessario, si ricorre a esami strumentali. La radiografia mostra lo stato delle ossa. La risonanza magnetica (con o senza contrasto) rivela lo stato di legamenti, tendini e cartilagini. Anche l’ecografia dinamica può essere utile.
Una diagnosi corretta permette di costruire un programma riabilitativo mirato.
Riabilitazione per la spalla instabile negli anziani
La fisioterapia è il trattamento più indicato per gli anziani con spalla instabile. È efficace, non invasiva e adattabile a ogni condizione fisica.
Il percorso riabilitativo inizia con la riduzione del dolore e dell’infiammazione. Si utilizzano tecniche manuali, applicazioni locali e mobilizzazioni leggere.
Successivamente si lavora sul recupero del movimento e sulla forza muscolare. Vengono coinvolti in particolare i muscoli della cuffia dei rotatori e quelli della scapola.
La fase finale include esercizi propriocettivi e di controllo motorio. Aiutano il paziente a riacquisire fiducia nei gesti quotidiani.
La supervisione è essenziale. Ogni esercizio va eseguito con cura per evitare peggioramenti. Un bravo fisioterapista adatta il programma in base ai progressi e all’ambiente domestico.

Esercizi: utili solo se ben guidati
Gli esercizi sono una parte importante del percorso. Rinforzano la spalla e migliorano la coordinazione. Ma vanno scelti e gestiti da un professionista.
In generale si privilegiano movimenti semplici, poco invasivi. Gli attrezzi possono essere elastici, palline, bastoni. Ma il cuore del lavoro è la precisione del gesto.
Evitare movimenti improvvisati è essenziale. Soprattutto in età avanzata, un esercizio fatto male può causare danni. Serve costanza, attenzione e un piano su misura.
Quando rivolgersi a un fisioterapista
Se la spalla fa male, sembra cedere o ha già subito piccoli spostamenti, è il momento di chiedere aiuto. Prima si interviene, migliori saranno i risultati.
Un fisioterapista esperto valuta la situazione e imposta il piano adatto. Non esistono soluzioni standard. Ogni persona ha bisogno di un percorso pensato per lei.
Anche i familiari possono essere coinvolti, per aiutare nella pratica quotidiana e mantenere la motivazione. Prendersi cura della spalla è un investimento in autonomia e benessere.
Perché scegliere la fisioterapia a domicilio
Andare in ambulatorio non è sempre possibile. Per molte persone anziane è faticoso, rischioso o richiede l’aiuto di familiari.
Con la fisioterapia a domicilio, il trattamento inizia subito e senza stress. Si lavora in un ambiente sicuro e conosciuto, migliorando anche la partecipazione del paziente.
Il fisioterapista può osservare la casa, dare consigli per renderla più sicura e adattare gli esercizi agli spazi disponibili.
Inoltre, il rapporto si costruisce in modo più diretto. Gli appuntamenti sono flessibili, il lavoro è continuo e costante. Per patologie come l’instabilità della spalla, tutto questo è un vantaggio concreto.
Domande frequenti sulla spalla instabile
I sintomi includono dolore durante i movimenti, sensazione di cedimento, debolezza e talvolta sublussazioni. Possono peggiorare con i gesti quotidiani come vestirsi o sollevare un oggetto.
Il trattamento principale è la fisioterapia riabilitativa, mirata a rinforzare la muscolatura e migliorare la stabilità. Nei casi gravi si può valutare l’intervento chirurgico, ma negli anziani si preferisce una gestione conservativa.
Sì, è particolarmente indicata per gli anziani. Permette di iniziare subito il percorso riabilitativo, evitando spostamenti faticosi e lavorando direttamente nell’ambiente domestico.
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Efrem Lirusso
Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.