Il morbo di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa che causa la progressiva distruzione delle cellule del cervello, con un graduale peggioramento delle capacità cognitive e comportamentali dell’individuo.
In questo articolo analizzeremo i sintomi e le cause della malattia di Alzheimer, con dei consigli su come comportarsi.
Sintomi dell’Alzheimer
Come si fa a capire se si ha l’Alzheimer?
La perdita di memoria è uno dei sintomi iniziali dell’Alzheimer: ci teniamo a sottolineare, però, che si tratta di amnesie particolarmente gravi.
Le persone affette dalla malattia di Alzheimer non riescono infatti a ricordare eventi appena successi o informazioni apprese poco prima.
Questo fenomeno avviene perché la patologia coinvolge inizialmente le zone cerebrali responsabili dell’apprendimento: trattandosi di una malattia degenerativa, i sintomi tendono inoltre a peggiorare progressivamente.
Infatti, l’Alzheimer inizia a propagarsi in modo sempre più esteso nel cervello, andando a comprometterne il corretto funzionamento.
Vediamo di seguito i disturbi causati dalla malattia.
Confusione riguardo luogo e tempo
Le persone affette dalla malattia di Alzheimer tendono ad avere difficoltà nel riconoscere il contesto circostante, scambiandolo molto spesso per luoghi appartenenti al passato.
Molto spesso, inoltre, i pazienti non sono in grado di indicare precise coordinate temporali relative al momento in cui sono avvenuti determinati eventi.
Ciò significa che, ad esempio, la persona anziana assocerà i fatti accaduti a linee temporali differenti e completamente sbagliate.
Le persone hanno infatti la tendenza a chiedere più volte le stesse informazioni, non riuscendo a ricordare concetti e dati appresi pochi secondi prima.
Difficoltà di concentrazione
Le persone colpite dalla malattia di Alzheimer riscontrano anche serie difficoltà organizzative, anche a livello quotidiano.
Attività come scrivere la lista della spesa, programmare il pagamento delle bollette, monitorare l’assunzione dei farmaci o eseguire calcoli, diventano complesse e difficili da svolgere.
Difficoltà nel riconoscere amici, parenti e assistenti
I malati di Alzheimer stentano a riconoscere anche le persone con cui avevano un legame molto stretto, scambiando e confondendo nomi e ruoli.
Distorsione della realtà
La malattia porta ad avere delle percezioni distorte e talvolta sbagliate della realtà circostante.
Ad esempio, chi soffre di Alzheimer potrebbe avere difficoltà nel partecipare in modo attivo a una conversazione, bloccandosi di colpo senza sapere come andare avanti.
Potrebbero anche ripetere le stesse frasi più volte, utilizzando parole fuori contesto o di significato errato, completamente sconnesse dalla conversazione in atto.
Disattenzione costante
Le persone colpite dal disturbo tendono a essere particolarmente disattente e distratte, lasciando oggetti e averi nei posti meno adatti, per poi dimenticarsene.
Cambiamenti di umore
I pazienti potrebbero soffrire di cambiamenti di umore improvvisi, passando da uno stato di tranquillità a provare ansia, tristezza o spavento.
Molto spesso, infatti, l’Alzheimer e l’aggressività sono strettamente connessi.
In questo caso, vi consigliamo di adottare un atteggiamento di calma, empatia e comprensione nei confronti del paziente.
Cercare di farlo sentire capito, compreso e al sicuro sarà la chiave per quietare la collera.
Ricordate che si tratta di uno stato emotivo di stress dettato dalla consapevolezza di non essere più completamente autonomo nello svolgimento delle azioni quotidiane.
I sintomi finali della malattia di Alzheimer sono, invece, molto più gravi e invasivi, causando la quasi completa infermità del paziente.
Parliamo infatti di sintomi come:
- forte difficoltà di deglutizione;
- un grave disturbo di incontinenza, in seguito a cui l’anziano non sente più la sensazione di stimolo;
- perdita completa del controllo motorio e della coordinazione fisica.
Quali sono le cause che provocano l’Alzheimer?
Quando si parla del morbo di Alzheimer, le cause e i fattori di rischio possono essere:
- familiarità con la malattia, anche se con incidenza estremamente bassa, vale a dire meno dell’1% dei casi;
- stile di vita scorretto: eccessiva sedentarietà, cattive abitudini come fumo di sigaretta, un’alimentazione scorretta che potrebbero causare diabete, colesterolo alto o ipertensione;
- età avanzata: in particolare dai 65 anni in poi, la salute diventa gradualmente più cagionevole, con modifiche a livello strutturale di DNA e cellule;
- sindrome di Down.
Ecco perché, parlando di prevenzione della malattia di Alzheimer, diventa particolarmente utile adottare uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, mantenendo attiva la mente il più possibile.
Dal punto di vista scientifico invece, l’Alzheimer si sviluppa a causa della formazione di aggregati proteici dentro e fuori ali neuroni, causandone la morte progressiva.
Il cervello di un malato di Alzheimer, infatti, è affetto da un disturbo di atrofia, localizzata soprattutto a livello di amigdala e ippocampo, aree coinvolte nel processo di memorizzazione.
Ecco perché la differenza tra demenza senile e Alzheimer risiede nella gravità dei sintomi.
Se la persona anziana inizia ad avere difficoltà di linguaggio e di calcolo, o tende a soffrire di amnesie prolungate o improvvise, è possibile che si tratti di Alzheimer.
Se dovessero insorgere questi sintomi, vi consigliamo caldamente di rivolgervi a un medico per sottoporre il paziente a specifici esami.
Quanto tempo si può vivere con Alzheimer?
Si stima che l’aspettativa di vita di un paziente affetto da Alzheimer è, in media, di 3 o 10 anni dal momento della diagnosi della malattia.
Va specificato però che si tratta di un lasso temporale totalmente indicativo: molto dipende dalle condizioni fisiche del paziente, dal suo stato di salute e dalla sua età.
Esiste una cura per l’Alzheimer?
Al momento non esiste una cura mirata e specifica in grado di curare la malattia di Alzheimer: la ricerca scientifica continua, grazie anche ai nuovi strumenti disponibili grazie al progresso tecnico-scientifico.
Hai bisogno di assistere una persona a te cara affetta da Alzheimer? Contattaci! Saremo felici di aiutarti e darti tutto il supporto di cui necessiti.
Efrem Lirusso
Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.