La ludopatia è un disturbo che può intaccare individui appartenenti a qualsiasi fascia d’età.
Dai più giovani che entrano per la prima volta all’interno del “loop” del gioco d’azzardo fino alle persone più adulte, affette da ludopatia già da anni.
Analizzeremo il problema nel seguente articolo, cercando di capire i motivi per cui si diventa ludopatici e come si cura la ludopatia.
Indice
Chi sono i ludopatici?
La ludopatia è una dipendenza che rientra nei disturbi di comportamento.
Infatti, le persone che soffrono di questo disturbo sviluppano un attaccamento morboso nei confronti del gioco d’azzardo, non riuscendo, in nessun modo, a farne a meno.
Questo succede per un motivo ben preciso.
La prospettiva della vincita attiva l’area cerebrale che viene coinvolta nel cosiddetto “schema della ricompensa”.
In pratica, l’idea di poter fare jackpot trasmette una sensazione di appagamento momentaneo che porta la persona a cedere alla tentazione.
Con il passare del tempo, questo meccanismo diventa via via più automatico, trasformandosi in una vera e propria dipendenza.
E purtroppo si sa: il confine tra dipendenza e patologia è estremamente sottile.
Ma come si fa a riconoscere la ludopatia?
Ludopatia: i sintomi
Chi è affetto da ludopatia mostra sintomi di diversa natura ed intensità, a seconda dell’avanzamento e della gravità della malattia stessa.
In generale, la ludopatia provoca:
- pensieri ossessivi: dapprima fine a sé stessi e via via sempre più presenti nel quotidiano, fino a interferire e influenzare le relazioni sociali e affettive;
- disturbi del comportamento, come depressione e pensieri ossessivo/compulsivi;
- mitomania: le persone affette da ludopatia tendono a mentire ai propri familiari, nascondendo così i contratti a causa della ludopatia;
- nervosismo e distacco emotivo: ciò avviene su due fronti.
Se da un lato le persone ludopatiche tendono a negare agli altri di essere affette dal disturbo, nel loro profondo sono estremamente consapevoli del disagio provato.
Potrebbe così nascere una sensazione di vergogna, data dalla convinzione di non essere in grado di gestire la dipendenza.
Ed ecco che, a effetto domino, si sviluppa un profondo sentimento di nervosismo, dato dall’idea di essere incompresi dagli altri.
Ci teniamo a precisare che, per gestire al meglio la malattia, è fondamentale essere in grado di seguire e riconoscere l’evoluzione dei sintomi.
Per essere più precisi, i comportamenti a cui bisogna prestare particolare attenzione sono:
- il tempo dedicato al gioco d’azzardo: le giocate diventano sempre più frequenti, come diventa sempre maggiore il denaro speso;
- cambiamenti d’umore: le persone ludopatiche tendono ad avere forti oscillazioni dell’umore.
Chi soffre di ludopatia prova spesso una forte preoccupazione per il proprio futuro, data dalla consapevolezza dello spessore dei problemi economico/finanziari.
Dalla preoccupazione per il pagamento dei debiti accumulati ai possibili complessi di inferiorità, i ludopatici tendono a passare da felicità e irrequietudine nel giro di poco tempo.
Come aiutare una persona affetta da ludopatia?
Com smettere di giocare?
Per capire a fondo come si esce dalla ludopatia, è importante analizzare in primo luogo i fattori scatentanti.
I soldi e la ricchezza vengono spesso associati al benessere, alla prosperità: o, per meglio dire, alla felicità.
Ecco che, in questo senso, vincere alte somme di denaro porta gli individui a sentirsi migliori degli altri, in una posizione di superiorità, rispetto “agli altri”.
Questa voglia di emergere, quasi totalmente intrinseca alla natura umana, nasce anche dal bisogno di riprova sociale presente in ognuno di noi.
Chi più e chi meno, è chiaro.
Ma è un dato di fatto che sentirsi accettati dal “gruppo”, sentendosi parte integrante di un’organizzazione, una squadra o una compagnia, ci faccia sentire bene.
Il punto, qui, è il seguente.
La ricerca costante del denaro e della vincita di cifre da capogiro vengono spesso percepiti come l’unico modo possibile per essere accettati da un gruppo.
In un contesto del genere, per aiutare una persona a uscire dalla ludopatia è fondamentale farla sentire compagnia, coinvolgendola in attività e discussioni di gruppo, ad esempio.
Va detto però che ciò non è sempre sufficiente a risolvere la patologia nel suo complesso.
Proprio per questo motivo, in questi casi viene solitamente consigliato di intraprendere un percorso di terapie comportamentali, rivolgendosi a figure professionali o a centri di recupero specializzati.
Conclusioni
Come emerso nel corso dell’articolo, la ludopatia è un disturbo che può avere conseguenze più o meno gravi nella vita di chi ne è affetto.
Se hai bisogno di aiuto per una persona a te cara, contattaci: valuteremo insieme la situazione e troveremo la soluzione migliore per te!
Efrem Lirusso
Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.