Inappetenza anziani: cause e rimedi

Una dieta equilibrata è alla base del benessere psicofisico di ogni individuo in ogni fase della vita, ma ancor di più nella terza età. In questo periodo particolare l’alimentazione bilanciata diventa fondamentale per prevenire malattie e mantenere l’organismo attivo. La qualità e la quantità degli alimenti che introduciamo nel corpo influiscono su longevità e salute, riducendo i rischi di malattie cardiovascolari, metaboliche e infettive. Quasi il 20% della popolazione italiana supera la soglia dei 65 anni, un’età in cui avvengono notevoli cambiamenti a livello personale e sociale. In questo articolo affronteremo il problema dell’inappetenza negli anziani, le motivazioni che ne stanno alla base e i possibili rimedi.

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    Alimentazione anziani, cosa cambia nella terza età

    La terza età per molte persone è percepita come un momento di declino generale: pensionamento, solitudine, sedentarietà, malattie, uso di farmaci e reddito basso influiscono sulla psiche e sul fisico.

    Cambiano anche le abitudini alimentari e muta progressivamente anche la percezione nei confronti del cibo che non viene considerato più un piacere, ma una routine. I pasti non sono bilanciati, variano poco e vengono consumati velocemente, abitudini che a lungo andare causano una riduzione dell’appetito

    In assenza di una regolare attività fisica, è necessario diminuire l’apporto quotidiano di calorie all’aumentare dell’età, perché già a partire dai 60 anni la perdita di massa magra provoca un rallentamento del metabolismo basale del 10%. I cambiamenti più evidenti nella terza età sono i seguenti:

    • Minor dispendio giornaliero di energie
    • Perdita progressiva della sensazione di fame e sete
    • Difficoltà nella digestione e nell’assorbimento di elementi essenziali (ferro, zinco, vitamine)
    • Diminuzione della muscolatura scheletrica 
    • Osteoporosi

    Dieta per anziani, cosa non deve mancare

    Al variare di abitudini e condizioni fisiche deve corrispondere un regime alimentare in linea con le sopravvenute esigenze dell’organismo sia rispetto alle quantità che alla qualità.

    A titolo di esempio, un uomo di 75 kg di peso a 50 anni ha un fabbisogno energetico di circa 1700 kcal, mentre lo stesso uomo di pari peso a 75 anni necessita di 1500 kcal.

    L’introito calorico giornaliero dovrebbe essere così ripartito:

    • 50-60% carboidrati (pane, pasta, patate), di cui non più del 10% di zuccheri semplici (contenuti nei dolci).
    • 15-20% proteine (carne, latte, legumi) necessarie per prevenire il cedimento naturale dei tessuti.
    • 25-30% di lipidi (olio, burro, latticini e derivati) senza abusarne troppo. Il consumo di frutta secca è sempre consigliato, in quanto contiene acidi polinsaturi che proteggono l’organismo. Diversamente i grassi saturi, presenti negli alimenti di origine animale, rappresentano un fattore di rischio cardiovascolare.

    Per quanto riguarda i micronutrienti (vitamine e sali minerali), l’alimentazione quotidiana deve prevedere il consumo di frutta e verdura fresche. Le vitamine contenute al loro interno aiutano l’organismo a mantenersi sano e vitale, rafforzare il sistema immunitario e combattere i radicali liberi.

    frutta e verdura contro inappetenza anziani
    frutta, verdura e frutta secca per una dieta salutare

    I sali minerali che non possono mancare nella dieta degli anziani sono: 

    • Calcio, utile per prevenire l’osteoporosi
    • Ferro, aiuta l’assorbimento intestinale
    • Potassio, benefico per la pressione sanguigna
    • Acido folico, diminuisce la concentrazione dell’amminoacido omocisteina correlata agli episodi di malattie cardiovascolari
    • Zinco, rafforza il sistema immunitario
    • Selenio, minerale antiossidante e anti-cancerogeno
    • Magnesio, rilassa cellule e cuore

    Il problema dell’inappetenza nell’anziano

    La mancanza di appetito nell’anziano è un sintomo tipico della terza età, che può portare stati di malessere fisico e psicologico.

    Il disturbo si manifesta gradualmente fino ad arrivare a un vero e proprio senso di repulsione per gli alimenti. La conseguenza più evidente è la perdita di peso corporeo, che se continuata nel tempo, può arrivare al deperimento psicofisico per carenza dei nutrienti indispensabili.

    Gli anziani che vivono da soli sono più a rischio di deperimento, perché si dimenticano di mangiare o hanno difficoltà a fare la spesa. L’inappetenza anziani può dipendere anche da problemi di masticazione dovuti a protesi, dentatura imperfetta e infezioni. 

    Ma quali sono i rischi e le conseguenze a cui va incontro un anziano che soffre di inappetenza?

    Le conseguenze dell’inappetenza negli anziani

    Una persona anziana che soffre di inappetenza andrà incontro a diverse conseguenze negative per la propria salute

    Una dieta bilanciata permette infatti di introdurre nell’organismo i nutrienti necessari per rimanere in buona salute e vivere la quotidianità senza problemi. Al contrario, un ridotto apporto di micronutrienti e macronutrienti può causare malessere generale, mancanza di energie e, soprattutto, cali di peso.

    La persona anziana, il cui sistema immunitario è già indebolito a causa del naturale processo di invecchiamento, non ricevendo abbastanza nutrienti potrebbe diventare ancora più fragile e aumentare la propria vulnerabilità alle infezioni.

    Inoltre, il calo di peso è correlato direttamente a un calo del tessuto muscolare: ciò potrebbe compromettere la funzionalità fisica dell’anziano, rendendolo addirittura non autosufficiente.  

    Oltre al basso consumo di cibi, l’inappetenza potrebbe essere accompagnata anche da un basso consumo di liquidi, causando così disidratazione: una condizione estremamente pericolosa i cui sintomi sono stanchezza, debolezza, confusione, vertigini e aumento della frequenza cardiaca.

    Ma come stimolare l’appetito in una persona anziana che soffre di inappetenza?

    Come stimolare l’appetito negli anziani?

    Se hai notato che una persona anziana a te vicina spesso non finisce i suoi pasti e sta cominciando a perdere peso, non ti allarmare: esistono delle pratiche che potrebbero migliorare la situazione. 

    Innanzitutto, per stimolare l’appetito della persona anziana dovresti aiutarla a programmare la sua dieta. Assicurati che sia ricca di pasti frequenti (l’ideale sarebbe farne almeno tre al giorno) e leggeri, ma al contempo appetitosi e presentati in modo invitante.

    Non sottovalutare quest’ultimo punto: presentare il cibo in modo attraente, usando piatti colorati e servendo porzioni appropriate può stimolare molto il senso di appetito!

    Evita di risultare troppo assillante per evitare il rifiuto del cibo e assicurati che il luogo dove il tuo caro mangia sia confortevole, privo di ansie e con un’atmosfera piacevole. Se lo desidera, fagli compagnia durante i pasti!

    Offrigli la possibilità di scegliere quali cibi preferisce: avere una sensazione di controllo sulle proprie scelte alimentari può aumentare l’appetito.

    Un altro prezioso alleato contro l’inappetenza è sicuramente l’attività fisica. Un sano esercizio fisico non solo stimolerà l’appetito dell’anziano, ma lo aiuterà anche a rinforzare i muscoli e il sistema immunitario.

    Se, tuttavia, dopo aver adottato tutti questi accorgimenti non hai notato miglioramenti, è importante che tu ti rivolga a un medico, che mediante esami specifici potrà determinare quali sono le cause dell’inappetenza e risolverla.

    Dimagrimento anziani: buone abitudini per contrastarlo 

    Per contrastare il dimagrimento negli anziani basta seguire alcune semplici regole:

    • Variare l’alimentazione con pasti leggeri e frequenti
    • Fare sempre colazione al mattino
    • Masticare lentamente gli alimenti
    • Evitare di mangiare solo una minestrina per cena, perché l’apporto calorico è troppo scarso
    • Non utilizzare condimenti grassi, sale e salse
    • Mangiare cereali quotidianamente
    • Consumare poco zucchero e poche bevande zuccherate
    • Mangiare quotidianamente verdure e frutta di stagione ben matura
    • Bere molto, anche se non si sente lo stimolo della sete
    • Moderare il consumo di bevande alcoliche
    • Mangiare dolci con parsimonia
    • Consumare i pasti in compagnia
    • Utilizzare integratori alimentari 

    Integratori contro l’inappetenza negli anziani

    Gli integratori alimentari possono essere molto utili nel fornire agli anziani i nutrienti necessari quando hanno poco appetito o faticano a consumare cibi solidi. 

    Generalmente non sono pericolosi per la salute, ma è sempre bene consultare il medico prima di cominciare ad assumerli.

    Tra gli integratori utili a contrastare l’inappetenza negli anziani troviamo:

    • integratori calorici, ossia prodotti alimentari che forniscono calorie aggiuntive al corpo, spesso sotto forma di zuccheri o grassi; 
    • integratori di proteine, ossia prodotti alimentari che forniscono al corpo quantità aggiuntive di proteine, nutrienti essenziali per la crescita e il ripristino dei tessuti del corpo nonché per il mantenimento della massa muscolare;
    • integratori di vitamine e minerali, tra cui le importantissime vitamine del gruppo B, le vitamine del gruppo D, la vitamina C, l’acido folico, il ferro, il calcio, l’omega 3; 
    • pasti sostitutivi, come bevande, barrette o altri tipi di cibi che assunti in sostituzione ai pasti forniscono un’adeguata quantità di di calorie, proteine, grassi, carboidrati e altri nutrienti;
    • pappa reale, un integratore naturale ricco di vitamine, sali minerali, proteine e zuccheri.

    Conclusioni

    Dieta monotona, dentizione imperfetta, solitudine, apatia sono fattori che possono portare a malnutrizione e inappetenza con conseguenze disastrose sulla salute degli anziani.

    Il nostro consiglio è di non sottovalutare mai tutti i segnali di disagio alimentare dei vostri cari e cercare di intervenire con una strategia “morbida” che preveda assistenza e compagnia durante i pasti. Far partecipare l’anziano a lezioni di arteterapia, la pratica di un’adeguata attività fisica sono un valido aiuto contro l’inappetenza anziani, contribuendo a restituire alla persona coinvolta una maggiore vitalità.

    Se non potete occuparvi personalmente dei vostri parenti anziani, ContattoCare offre servizi professionali di assistenza domiciliare diurna e notturna. I collaboratori ContattoCare sono tutti residenti nel territorio italiano e vengono selezionati e assunti direttamente dall’agenzia di servizi.

    Professionisti del settore assistenziale con comprovata esperienza si prenderanno cura dell’anziano sia per quanto riguarda il riassetto della casa e la spesa sia per la preparazione dei pasti.

    Un servizio su misura curato nei minimi particolari che tutela i vostri cari dalla solitudine, dall’apatia e dalle cattive abitudini alimentari.  

    Se hai bisogno di aiuto per una persona a te cara, contattaci: valuteremo insieme la situazione e troveremo la soluzione migliore per te! 

    Efrem Lirusso

    Efrem Lirusso

    Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.