I disordini alimentari, o disturbi del comportamento alimentare (DCA), includono una serie di patologie caratterizzate da un rapporto malsano con l’alimentazione.
Possono causare gravi danni alla salute fisica e psicologica della persone che ne è affetta.
Se noti che il tuo rapporto con il cibo, o quello di un tuo conoscente, sta peggiorando, parlane subito con qualcuno: l’intervento precoce è fondamentale per trovare una terapia efficace.
Ecco cosa troverai nell’articolo!
Indice
Cosa sono i disordini alimentari?
I disordini alimentari sono un insieme di patologie caratterizzate da disfunzioni nel comportamento alimentare conseguenti a un’attenzione eccessiva per il proprio peso e un’alterazione nella percezione della propria immagine corporea (dalla definizione del Ministero della salute).
Devi sapere che i disordini alimentari sono caratterizzati non solo dalla riduzione del peso, ma possono colpire anche persone in stato di normopeso, sovrappeso od obesità.
Rappresentano un vero e proprio problema di salute pubblica, in quanto comportano un deciso aumento della mortalità. Il dato preoccupante è che la loro insorgenza si sta presentando sempre più precocemente.
Quali sono i disordini alimentari più comuni?
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, alla voce disturbi della nutrizione e dell’alimentazione include le seguenti patologie:
- picacismo;
- anoressia nervosa;
- bulimia nervosa;
- disturbo da alimentazione incontrollata;
- disturbo da ruminazione;
- disturbo della nutrizione dell’infanzia o della prima fanciullezza;
Sono inclusi sia i disordini alimentari che insorgono tipicamente durante l’adolescenza o l’età adulta, sia quelli che colpiscono maggiormente i bambini.
Tra i disordini alimentari più comuni troviamo l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o BED).
Vediamoli nel dettaglio.
L’anoressia nervosa
L’anoressia nervosa è probabilmente il disordine alimentare più noto.
È una patologia molto grave, le cui caratteristiche sono una profonda paura di ingrassare legata a un disturbo dell’immagine corporea.
Chi ne soffre più dimagrisce, più ha paura di prendere peso. Per evitarlo adotta quindi diete sempre più restrittive, talvolta accompagnate da attività fisica eccessiva, vomito indotto e uso di prodotti dimagranti.
Coinvolge l’intero organismo e può comportare anche danni cognitivi. Se non trattata correttamente, può causare la morte.

Bulimia nervosa
La bulimia nervosa indica un disturbo dell’alimentazione per cui chi ne è affetto è ossessionato dal proprio peso, ma spesso perde il controllo e si abbuffa (il cosiddetto binge eating).
Questo provoca un profondo senso di vergogna che spinge il malato a eliminare il cibo consumato mediante vomito autoindotto o lassativi.
Le conseguenze della bulimia nervosa sono gravi e legate da un lato al consumo eccessivo di cibo, dall’altro ai frequenti episodi di vomito o all’uso smodato di lassativi.
Disturbo da alimentazione incontrollata
Il disturbo da alimentazione incontrollata prevede frequenti episodi di binge eating (abbuffamenti), senza però l’eliminazione del cibo assunto, caratterizzante la bulimia nervosa.
Se non trattato tempestivamente, questo disturbo causa obesità.
Quali sono le cause dei disordini alimentari?
Gli esperti individuano le cause dei disordini alimentari in un insieme di fattori biologici, psicologici e sociali.
L’età, il genere, l’etnia e l’area geografica non hanno importanza: i disordini alimentari possono colpire chiunque.
Tuttavia, si registra una insorgenza maggiore in adolescenti e giovani adulti di sesso femminile.
Cause psicologiche
Le cause psicologiche sono tra i principali fattori scatenanti i disordini alimentari. In generale, chi è affetto da un disordine alimentare avverte un forte disagio legato all’alimentazione.
Nel 70% dei casi sono associati ad altri disturbi psichici, come i disturbi d’ansia, dell’umore e della personalità. Anche la depressione, l’abuso di sostanze e i disturbi del neurosviluppo sono un fattore determinante.
Cause socio-culturali
La società occidentale è colpevole di propinare a giovani e adulti degli stereotipi che causano un forte senso di inadeguatezza e ansia. La trasmissione di questi è stata potenziata dall’avvento dei social media.
Un interessante studio del 2005 condotto da Becker, Gilman e Burwell sugli abitanti delle Isole Fiji, ha messo in luce che con l’arrivo dei mass media e, dunque, delle influenze della società occidentale, sono arrivati anche i disturbi alimentari. Prima di allora sulle Isole non si era registrato nemmeno un caso.
In genere, essere continuamente sottoposti a figure fittizie e stereotipate indicate come desiderabili può influenzare negativamente la percezione del sé e, di conseguenza, le pratiche alimentari.
Cause biologiche
Le cause biologiche sono strettamente correlate alle cause socio-culturali. Tipicamente, infatti, i disordini alimentari riguardano il genere femminile.
Ciò è dovuto agli stereotipi di genere caratterizzanti la società occidentale, che causano nelle donne una forte preoccupazione per il peso e le forme corporee.
Quali sono i sintomi dei disordini alimentari?
Capire se una persona è affetta da un disordine alimentare, soprattutto se non in fase avanzata, potrebbe essere molto complicato.
Il più delle volte queste persone non chiedono aiuto, probabilmente perché negano anche a loro stesse la condizione di cui soffrono, e non appena viene toccato l’argomento ergono un muro difensivo.
In questo caso il tuo ruolo è determinante: individuare precocemente il problema e convincere chi ne è affetto a curarsi è il primo passo verso la guarigione.
Ecco quali sono i segnali ai quali dovresti prestare attenzione:
- un drastico cambiamento nel peso corporeo;
- abuso di diuretici o prodotti per dimagrire;
- la persona comincia a indossare vestiti larghi che nascondono le forme del suo corpo;
- la persona va sempre in bagno subito dopo aver mangiato;
- la persona è vaga rispetto alle sue abitudini alimentari;
- la persona è ossessionata dagli allenamenti, il più delle volte portati all’eccesso.

I disordini alimentari in età avanzata
I disordini alimentari colpiscono anche le persone anziane, seppur questi siano difficili da identificare a causa della somiglianza dei sintomi con le condizioni legate all’invecchiamento.
Durante questa fase della vita può aumentare lo stress, possono cambiare le abitudini alimentari e, di conseguenza, il rapporto della persona con il cibo.
Molto spesso i pasti non sono più considerati un momento di piacere, ma una routine. Ciò è tra le cause dell’inappetenza degli anziani, un problema che può causare un forte malessere fisico e psicologico.
Questo, a lungo andare, può portare allo sviluppo di disordini alimentari, le cui conseguenze possono essere molto gravi.
Per contrastare il fenomeno, osservare il rapporto che la persona anziana ha con il cibo e intervenire tempestivamente è fondamentale per risolvere il problema prima che abbia conseguenze spiacevoli.
Assistere la persona anziana e farle compagnia durante i pasti, farle fare attività fisica o partecipare a lezioni di arteterapia potrebbe essere di grandissimo aiuto.
Come guarire da un disturbo alimentare
Per guarire da un disturbo alimentare la terapia psicologica occupa un ruolo di primo piano.
Esistono dei centri specializzati nella psicoterapia dei disturbi alimentari che costruiranno un percorso su misura per la persona ammalata. In questo modo, le possibilità di successo e la riduzione delle ricadute sono molto alte.
Include l’educazione alimentare, che ha l’obiettivo di insegnare al paziente l’importanza di una dieta sana ed equilibrata, ma anche la terapia comportamentale, che vuole identificare le cause del problema e risolverle.
Spesso la terapia psicologica include anche un percorso familiare.
Essendo causati da più fattori, i disturbi alimentari possono essere curati mediante terapie multidisciplinari che prevedono l’impiego di diversi professionisti.
Conclusioni
Se noti che il tuo rapporto con il cibo, o quello di un tuo conoscente, sta peggiorando, rivolgiti subito a uno specialista.
L’intervento precoce è fondamentale per curare il disturbo prima che questo comporti gravi danni all’organismo.
Se la persona che soffre di un disordine alimentare è anziana e non puoi prendertene cura direttamente, dovresti pensare di ricorrere all’assistenza domiciliare diurna e notturna.
I professionisti di ContattoCare hanno una comprovata esperienza con questo tipo di disturbi e potranno assistere il tuo caro, soprattutto nella preparazione e durante i pasti.

Efrem Lirusso
Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.