Quello che devi sapere sulla Cannabis Terapeutica

Esistono testimonianze risalenti a migliaia di anni fa nelle quali viene descritto l’uso medico della cannabis

La cannabis ha infatti molte indicazioni terapeutiche!

Scopri nel dettaglio cos’è, che effetti ha, cosa cura e come utilizzarla in Italia!

Indice
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    Che cos’è la cannabis terapeutica?

    Innanzitutto devi sapere che la cannabis è ottenuta dai fiori essiccati della pianta femminile di Cannabis sativa Linnaeus, meglio conosciuta come canapa o marijuana.

    La cannabis contiene centinaia di principi attivi, tra i quali spiccano per importanza il tetraidrocannabinolo, o THC, e il cannabidiolo, o CBD

    Queste sostanze sono molto simili agli endocannabinoidi prodotti da molte cellule del corpo umano, responsabili della regolazione dell’eccitabilità neuronale.

    Il THC, interferendo direttamente con i recettori presenti nelle cellule nervose, è responsabile degli effetti psicoattivi e lenitivi della cannabis. 

    Il CBD, invece, non ha effetti psicoattivi e sostanzialmente contrasta gli effetti indesiderati del THC e ne prolunga l’effetto. 

    Presenta proprietà antinfiammatorie, analgesiche, ansiolitiche e neuroprotettive, tant’è che si è cominciato a estrarlo e a somministrarlo sotto forma di oli, cristalli e cosmetici.

    Come avrai capito, è grazie alla perfetta combinazione di questi due principi attivi che è possibile usare la cannabis in ambito medico.

    La cannabis venduta dalle farmacie, prodotta sotto controllo dello stato, rispetta standard qualitativi molto alti e viene utilizzata per curare diverse patologie e disturbi.

    Per questo motivo prende il nome di cannabis medica, o terapeutica.

    cannabis terapeutica

    Quali sono gli effetti della cannabis terapeutica?

    A seconda della modalità d’assunzione e della quantità assunta, si possono verificare effetti diversi.

    Generalmente la cannabis terapeutica possiede:

    • effetti analgesici
    • effetti e rilassanti
    • influisce sull’appetito
    • regola l’umore 

    Se assunta in dosi eccessive può anche influire:

    1. sul funzionamento della memoria
    2. sulla percezione dello spazio e del tempo

    Generalmente gli effetti si attenuano fino a sparire del tutto dopo 4/6 ore dall’assunzione.

    Cosa cura la cannabis terapeutica?

    Per millenni la cannabis è stata considerata una pianta medicinale.

    Ci sono testimonianze dell’uso medico della cannabis risalenti addirittura al 2700 a.C..

    Allora l’imperatore cinese Shen-Nung scrisse un manuale in cui consigliava la cannabis come rimedio contro la costipazione, la malaria, i reumatismi e altri problemi.

    Durante il 1900, tuttavia, alcune mosse governative (non comprovate da studi scientifici! Approfondisci qui) contribuirono a far inserire la cannabis nell’elenco delle sostanze stupefacenti da tenere sotto controllo. 

    Ciò rappresenta tuttora un grande ostacolo per le ricerche in merito al suo uso terapeutico.

    Nonostante questo, disponiamo di un buon numero di pubblicazioni scientifiche che confermano le proprietà farmacologiche della cannabis o dei cannabinoidi e ne elencano le potenzialità terapeutiche.

    Ecco cosa può curare la cannabis terapeutica:

    • in generale può essere usata nella terapia del dolore come cura palliativa per rendere sopportabili i dolori cronici e migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto;

    • nausea e vomito causati da chemioterapia e terapie contro HIV e AIDS;

    • attenua gli effetti delle radiazioni nei pazienti sottoposti a radioterapia;

    • attenua la spasticità muscolare nei pazienti affetti da sclerosi multipla o lesioni al midollo spinale;

    • attenua la pressione oculare nei pazienti affetti da glaucoma;

    • stimolare la broncodilatazione in pazienti affetti da asma bronchiale;

    • stimola l’appetito in pazienti affetti da anoressia, AIDS od oncologici (scopri di più sull’inappetenza negli anziani!);

    • attenua gli spasmi muscolari in pazienti affetti da sindrome di Tourette;

    • attenua gli effetti di malattie reumatiche, come artriti, osteoartrosi, fibromialgia;

    • migliora la qualità del sonno in pazienti affetti da apnea notturna, fibromialgia, dolore cronico o sclerosi multipla;

    • aiuta a curare il disturbo post traumatico da stress.

    Occorre però specificare che nei casi elencati la cannabis terapeutica può essere prescritta soltanto se mediante le cure convenzionali non si è ottenuto alcun effetto.

    Il Ministero della salute non considera il suo uso come una terapia, ma soltanto come un trattamento di supporto.

    Come si assume la cannabis terapeutica?

    Gli effetti terapeutici della cannabis cambiano a seconda della quantità e delle modalità d’assunzione che, normalmente, avviene oralmente o mediante inalazione.

    Ecco i modi in cui puoi assumere la cannabis terapeutica:

    cannabis per uso farmaceutico
    • oralmente, ingerendo olio di cannabis o preparando con le infiorescenze decotti o pietanze. L’effetto farmacologico si manifesta dopo 30/90 minuti;
    • mediante spray orale. L’effetto farmacologico si manifesta entro 2/4 ore dall’assunzione, ma può variare molto da soggetto a soggetto;
    • inalandone i vapori (vaporizzazione). L’effetto farmacologico si manifesta entro pochi minuti dall’assunzione;
    • inalandone i fumi provocati dalla combustione. L’effetto farmacologico si manifesta entro pochi minuti dall’assunzione;
    • mediante unguento; non esistono studi a riguardo, ma si è dimostrata efficace l’applicazione mediante cerotti.

    In Italia l’assunzione può avvenire solo ed esclusivamente in seguito a prescrizione medica.

    La cannabis terapeutica in Italia

    Dal 2016 l’Italia ha avviato una produzione nazionale di cannabis a uso medico presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.

    Come specificato dal Ministero della salute

    “Sono attualmente disponibili due sostanze attive di origine vegetale a base di cannabis ad uso medico denominate Cannabis FM1 e Cannabis FM2”.

    • La cannabis FM2 contiene una quantità di THC tra il 5% e l’8%, e una quantità di CBD tra il 7,5% e il 12%.
    • La cannabis FM1 contiene una quantità di THC tra il 13% e il 20%, e una quantità di CBD inferiore all’1%.

    Al netto di IVA, il prezzo di vendita è fissato a 6,88 euro al grammo.

    In Italia puoi acquistare cannabis a scopo terapeutico in tutte le farmacie convenzionate, ma solo se in possesso di una prescrizione medica che viene rilasciata quando tutte le altre terapie convenzionali risultano inefficaci.

    Ne è permessa la prescrizione per curare le seguenti malattie:

    • dolore cronico;
    • dolore causato da sclerosi multipla e lesioni al midollo;
    • nausea e vomito causati da chemioterapia e terapie per l’HIV;
    • combattere gli effetti della radioterapia;
    • stimolante dell’appetito;
    • combattere gli effetti del glaucoma;
    • attenuare gli spasmi muscolari in pazienti affetti dalla sindrome di Tourette.

    Le prescrizioni in Italia sembrerebbero in aumento: secondo i dati del Ministero della salute si va dai 30.000 grammi venduti dai grossisti alle farmacie del 2014, ai quasi 750.000 del 2021.

    I possibili effetti collaterali

    La cannabis a uso medico non è priva di effetti collaterali. 

    Tra questi potrebbero insorgere:

    • eccessiva stanchezza
    • vertigini
    • perdita dell’equilibrio
    • nausea 
    • effetti cardiovascolari.

    In dosi massicce e non controllate potrebbe causare paranoia e psicosi.

    Gli effetti collaterali della cannabis terapeutica non sono permanenti: il nostro corpo sviluppa presto tolleranza e spariscono nel giro di un paio di settimane.

    Tuttavia, prima di prescriverla il medico dovrebbe studiare attentamente la storia clinica del paziente, in quanto alcuni soggetti potrebbero aggravare la loro situazione. 

    Devono evitare di assumere cannabis terapeutica:

    • donne in gravidanza;
    • bambini e adolescenti (sotto ai 18 anni), in quanto potrebbe influire sullo sviluppo cerebrale;
    • soggetti affetti da disturbi psichiatrici e/o schizofrenia (in questo caso bisogna valutare anche la storia familiare);
    • tossicodipendenti o ex-tossicodipendenti;
    • soggetti che stanno assumendo farmaci psicoattivi;
    • soggetti con disturbi renali o epatite C.

    Conclusioni

    Da millenni il genere umano utilizza la cannabis terapeutica per curare diversi disturbi e patologie. 

    Ora che anche tu sai cos’è, che effetti ha, cosa cura e come assumerla, puoi valutare assieme al tuo medico se è il caso di iniziare una terapia.

    Ti ricordiamo che in Italia puoi acquistare cannabis a scopo terapeutico solo in seguito a prescrizione medica, che viene rilasciata quando tutte le terapie convenzionali non hanno dimostrato risultati.

    Se hai bisogno di aiuto per una persona a te cara, contattaci: valuteremo insieme la situazione e troveremo la soluzione migliore per te! 

    Efrem Lirusso

    Efrem Lirusso

    Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.