Il termine autonomia indica la capacità di agire in modo indipendente, esercitando il proprio potere di scelta.
Ma attenzione, essere autonomi non significa fare tutto da soli.
Soprattutto per le persone con disabilità, autonomia significa collaborare con gli altri, in uno scambio proficuo di competenze, in modo da raggiungere i propri obiettivi.
Si tratta di un diritto umano fondamentale: tutti dovrebbero avere la possibilità di essere al timone della propria vita, indipendentemente dalla presenza o meno di una disabilità.
Vediamo tutto quello che c’è da sapere!
L’autonomia nelle persone disabili
Agire in modo indipendente è un diritto umano fondamentale: tutti dovrebbero poter godere di autonomia, a prescindere dalla presenza o meno di una disabilità!
Certo, le persone con disabilità possono avere bisogno di supporto per svolgere determinate attività, ma ciò non significa che non siano in grado di esercitare il proprio potere di scelta.
È il caso di approfondire la questione.
Secondo L’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) pubblicato dall’OMS nel 2001, il concetto di disabilità non si riferisce alle persone in sé, ma mette in relazione la loro condizione biomedica con il contesto ambientale e sociale in cui si trovano.
La disabilità indica dunque una dimensione in cui, a causa di una o più menomazioni, l’interazione con l’ambiente e la società risulta più difficoltosa della “norma”: le persone disabili godono di minore autonomia nello svolgere le azioni quotidiane, ma in relazione a diversi elementi esterni.
È fondamentale capire che la disabilità non descrive la persona, ma il contesto in cui essa vive, determinato dalla sua condizione di salute e dai fattori sociali e ambientali che la circondano.
L’obiettivo principale di una persona disabile è dunque trovare il giusto equilibrio tra autonomia personale, aiuto esterno e accessibilità ambientale: solo in questo modo potrà ridimensionare la sua disabilità e sentirsi appagata dalla propria vita.
In questo processo le persone che vivono attorno alla persona disabile hanno un ruolo fondamentale!
Per questo motivo è bene sapere quali sono i comportamenti che potrebbero limitare l’autonomia di una persona affetta da disabilità.
I comportamenti che potrebbero limitare l’autonomia di una persona con disabilità
Ci sono diversi comportamenti che potrebbero limitare l’autonomia di una persona con disabilità.
La Dott.ssa Emilia Napolitano, nel suo studio L’autonomia come processo di crescita, individua tre comportamenti tipici:
- l’iperprotezione, caratterizzata da una preoccupazione eccessiva nei confronti della persona disabile, che finisce per creare una sorta di guscio che le impedisce di acquisire autonomamente gli strumenti per comprendere e affrontare la realtà esterna;
- la sostituzione, in cui altre persone intervengono per risolvere i problemi quotidiani della persona disabile, impedendole di acquisire autonomia e sviluppare capacità di risoluzione;
- la mortificazione di capacità, ossia un comportamento conseguente alla paura di riconoscere le reali capacità della persona disabile, che porta a ingigantirne i limiti e sottovalutarne le abilità.
Questi comportamenti apprensivi, seppur comprensibili considerata la delicatezza della situazione, possono avere delle gravissime conseguenze sulla crescita e lo sviluppo di autonomia della persona disabile.
Per questo motivo è fondamentale saperli individuare e correggere.
Chi è affetto da disabilità, infatti, non solo vive in un ambiente circoscritto, dove il contatto con persone esterne è complicato, ma è anche costretto a confrontarsi con un pregiudizio sociale che lo vuole sempre dipendente da qualcuno: privo di autonomia.
Ecco alcuni esempi di comportamenti specifici da evitare:
- non rispettare la privacy della persona con disabilità, ad esempio entrando nella sua stanza senza permesso o parlando di lei come se non fosse presente;
- non rispettare le preferenze o i desideri della persona con disabilità, ad esempio ignorare le sue scelte su cosa indossare o su cosa mangiare;
- non fornire opportunità per l’indipendenza, ad esempio non incoraggiando o non permettendo alla persona con disabilità di fare cose da sola o di prendere decisioni per sé.
Ma attenzione, evitare di assumere comportamenti troppo apprensivi non significa non fornire l’assistenza o il supporto necessario alla persona!
Fornire aiuto ogni volta che se ne avverte il bisogno è fondamentale! Ma come fare a capire quando è il momento adatto?
Ovviamente, l’ascolto e il dialogo occupano un ruolo di primaria importanza.
Autonomia disabili: come accrescerla?
Per sviluppare una maggiore autonomia, è fondamentale che la persona con disabilità cominci un percorso di crescita, nel quale riconoscere sia i propri limiti, sia le proprie capacità.
Occorre che la persona prenda coscienza della propria disabilità, e da questa consapevolezza costruisca il progetto che regge la sua vita.
Come suggerisce la Dott.ssa Emilia Napolitano, le consulenze alla pari sono straordinariamente efficaci per ispirare e dare una giusta spinta alla persona disabile desiderosa di un cambiamento.
Un consulente alla pari, infatti, è una persona con disabilità che ha già svolto un percorso di crescita personale, specializzata nel fornire supporto ad altre persone con disabilità.
L’obiettivo è far scatutire il pensiero “se è stato possibile per lei, lo sarà anche per me”: il motore trainante del cambiamento!
Un altro strumento fondamentale per accrescere l’autonomia di una persona disabile è il lavoro. Far parte di un sistema lavorativo significa infatti:
- essere parte di un gruppo in cui riconoscersi;
- essere parte di un processo produttivo;
- sviluppare capacità specifiche;
- trovare senso e scopo nella propria vita;
In ultima analisi, Il lavoro può aiutare a ridurre le barriere sociali e promuovere l’inclusione delle persone con disabilità nella società, decretando un deciso aumento della loro autonomia personale.
Disabili anziani e autonomia
L’autonomia è un concetto molto importante a qualsiasi età.
Tuttavia, con l’invecchiamento le persone disabili potrebbero doversi confrontare con nuove sfide, come la perdita di abilità psichiche e fisiche.
Allora la difficoltà nel compiere le azioni quotidiane (come curare la propria igiene) potrebbe aumentare il rischio di incorrere in incidenti domestici o cadere in uno stato di depressione.
Nel caso di disabili anziani, oltre ai comportamenti che ti abbiamo consigliato, è necessario aumentare ancora di più le fasi di ascolto e dialogo, senza tuttavia risultare assillanti.
Non si tratta di una situazione facile da gestire, per questo motivo potresti valutare di affidare a uno specialista la cura del tuo caro.
I nostri professionisti hanno una comprovata esperienza con questo tipo di situazioni e potranno assistere al meglio la persona con disabilità, pur permettendole di mantenere l’autonomia.
In conclusione…
L’autonomia è un diritto fondamentale per tutti.
Acquisire autonomia significa diventare i protagonisti della propria vita, soprattutto per le persone con disabilità.
In questo articolo hai potuto vedere quali sono i comportamenti da promuovere e quali invece sono da evitare.
Se un tuo caro soffre di qualche tipo di disabilità, valuta di affidarne la cura a degli esperti!
Se hai bisogno di aiuto per una persona a te cara, contattaci: valuteremo insieme la situazione e troveremo la soluzione migliore per te!
Efrem Lirusso
Laureato in tecniche di radiologia medica, vanta una pluriennale esperienza nel settore della sanità e nell’area socio-assistenziale.